Disturbi alimentari: cosa sono e come combatterli

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Il cibo: una parte fondamentale della vita umana. Mangiare ci aiuta ad avere forza e restare in vita e in salute. Ma non è solo questo: per molte persone il cibo è una coccola quotidiana, un luogo in cui rifugiarsi quando nella vita di tutti i giorni qualcosa delude. Il cibo è tante cose: assaggiare piatti nuovi spesso permette di entrare in contatto con nuove culture. Gli odori, i sapori e l’aspetto di un piatto possono evocare ricordi felici.

Non tutti lo sanno, ma il cibo è strettamente collegato alle emozioni: non è un caso se a volte, se siamo troppo nervosi e in ansia, lo stomaco si chiude.

Non è un caso, se oggi, una delle malattie più diffuse tra gli adolescenti è l’anoressia. Non la conosci? Ti spiego subito di cosa si tratta. Si definisce anoressia il disturbo, fisico e mentale, che porta al rifiuto del cibo.

Questo tipo di disturbo colpisce per la maggior parte gli adolescenti. Ci sono ragazzi fragili, troppo fragili, per riuscire a tenere a bada le aspettative dei genitori, della scuola, dei coetanei. Può succedere che il ragazzo che piace a tua figlia le dica che la trova grassa, e allora lei ti chiede di cominciare una dieta. Può succedere che nonostante abbia ritrovato il peso forma voglia continuare quella dieta e rifiuti un pasto normale.

Disturbi alimentari: i segnali da cogliere

Come fa un genitore a capire se il proprio figlio soffre di questo particolare disturbo alimentare? Ecco i segnali da cogliere:

  • Tuo figlio dice sempre di non avere fame: stranamente, ogni volta che proponi un pasto più calorico, lo rifiuta categoricamente

  • Si pesa spesso: certo , mettersi sulla bilancia ogni tanto fa anche bene, per sapere il proprio peso. Se noti che tuo figlio lo fa tutti i giorni, anche più volte al giorno, c’è un problema

  • Improvvisa passione per la corsa: ammettilo, tuo figlio non è mai stato cosi atletico, eppure da qualche giorno non fa altro che uscire a correre e ritornare dopo ore. Nella mente di una persona affetta da questo tipo di disturbo, l’unica cosa importante è perdere peso. Per farlo, chi ne è affetto è disposto anche a fare cose che non avrebbe mai voluto fare.

  • Tanto tempo in bagno: se ogni volta che finite di mangiare, tuo figlio si chiude in bagno e ci resta per un tempo piuttosto lungo, è probabile che ci siano dei problemi.

Disturbi alimentari: terapia e linea dura

Ora che hai osservato meglio i comportamenti di tuo figlio, hai capito che purtroppo anche lui soffre di questo terribile disturbo. Lo vedi sempre più magro, vorresti aiutarlo ma non sai come fare. Hai provato troppe volte a parlarci, a cercare di capire cosa non andasse, ma purtroppo è come se lui avesse alzato un muro.

Dorme poco, è sempre arrabbiato e agitato e spesso è soggetto a sbalzi di temperatura (ha improvvisamente freddo o caldo). Questi atteggiamenti, oltre ad essere palese manifestazione di un forte disagio mentale, sono la naturale conseguenza di un periodo piuttosto lungo di malnutrizione.

Quello che all’inizio può sembrare un semplice capriccio alla ricerca della magrezza, può trasformarsi in pochissimo tempo in una patologia seria e invalidante, che se non curata per tempo, può portare alla morte.

L’unica cosa che puoi fare se ti sei reso conto che tuo figlio soffre di questo disturbo è rivolgerti ad un terapeuta che sappia come affrontarlo.

Essere teneri e compresivi, con chi soffre di disturbi alimentari, serve veramente a poco. L’unica cosa che funziona davvero è la linea dura: un atteggiamento che metta il malato difronte ad una scelta: preferisci tornare a mangiare o essere forzato a farlo?

Fidatevi: detta da un medico, questa frase fa paura.

Alla prossima!

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