Lo faccio solo per te: la colpevolizzazione dei figli adolescenti

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Non sei riconoscente, io lo faccio solo per te”. Con questa breve e apparentemente innocua frase, i genitori hanno rovinato la vita dei figli. Quante volte, da adolescente, ti sei sentito ripetere queste parole? È cosi che i genitori riescono a controllare i comportamenti dei propri figli: ricattandoli con il senso di colpa. Se da una parte è vero che i genitori si sacrificano spesso per il bene dei propri figli, è anche vero che non è sempre cosi.

I figli saranno sempre riconoscenti verso i loro genitori, per avergli dato la vita ed avergli permesso di vivere una vita più o meno agiata. Lo saranno sempre, a prescindere, senza che qualcuno glielo ricordi ogni cinque minuti.

Colpevolizzazione: perché non funziona

Quindi, se sei un genitore e ti stai divertendo a ricordare a tuo figlio quanto ti sei sacrificato per lui e quanto tu lo faccia ancora ogni giorno, lascia che ti dica una cosa: stai sbagliando tutto. E se non mi credi, ora ti spiego perché:

  • Se per ogni cosa che non fa e che decidi di fare tu al suo posto lo fai sentire in colpa, lui ti risponderà nel solo modo possibile, più intelligente e acuto di quanto tu possa pensare: non te l’ho chiesto. Immagina: la camera di tuo figlio è un porcile e tu decidi di pulirla. Al suo ritorno a casa gli fai notare che hai pulito la sua stanza senza omettere uno spazientito “non mi ringrazi?” Ebbene no, non vi ringrazierà, perché dirà di non averne bisogno

  • Un adolescente odia sentirsi dire te lo avevo detto: se gli rinfacci che il tuo consiglio era giusto e lui non ha voluto seguirlo, smetterà di confidarsi con te e chiederti consigli.

  • Un altro modo per far sentire in colpa i propri figli è sminuire il loro successo: dopo tanti sacrifici è riuscito a prendere un 7 in matematica, una materia che non gli è mai piaciuta cosi tanto. Per lui quel 7 è come un dieci, ma tu non puoi fare a meno di dirgli frasi come: “potevi fare di meglio”. Questo tipo di atteggiamento non farà altro che indisporre tuo figlio e scatenare in lui un atteggiamento oppositivo.

Insomma, cari genitori, far pesare ai vostri figli tutti i sacrifici fatti per crescerli e accusarli di non apprezzare ancora adesso i vostri sforzi, non è una tecnica che funziona. Si, lo so benissimo: vi aspettate che la tecnica dello scatenare il senso di colpa funzioni magicamente trasformando i vostri adolescenti ribelli in servizievoli coinquilini. Come vi ho dimostrato, però, la psicologia di un adolescente funziona esattamente al contrario. Quindi, non vi resta che desistere nel vostro atteggiamento passivo aggressivo e parlare onestamente ai vostri figli delle loro mancanze. Lo apprezzeranno molto di più.

Manipolazione: un talento anche dei figli

Lo so, per voi i vostri figli sono sempre i vostri piccoli bambini che avete cresciuto con tanto amore: li credete piccoli ed innocenti, incapaci di macchinazioni e raggiri di ogni sorta. Invece no, da piccoli, intelligenti e furbissimi adulti, i vostri figli sapranno raggirarvi come non avreste mai pensato. Immaginate: vostro figlio vi chiede di passare una notte fuori casa, ma voi categorici gli dite che non se ne parla.

Improvvisamente il suo atteggiamento cambia: non si ribella, accetta il no. Nei giorni successivi è insolitamente educato. Studia tantissimo. Pulisce la camera. Chiede se avete bisogno di aiuto nelle faccende di casa. Voi, colpiti da quest’improvviso cambio di registro, gli accordate il permesso di dormire fuori.

Ho una notizia per voi: siete stati manipolati. Chi ferisce, perisce! 🙂

Alla prossima!

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