Divorzi di ieri e di oggi: cosa è cambiato?

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Se un matrimonio non funziona, oggi è molto più facile ottenere il divorzio. Nel 1969, il tasso di divorzi in America passò dal 10 al 50% in un solo anno: un’impennata dovuta non solo al fatto che quello fu l’anno in cui entrò in vigore la politica del divorzio senza colpa, ma anche all’ormai acquisita indipendenza economica da parte delle donne, che quindi avevano i mezzi per provvedere al proprio sostentamento. Per le donne, la forza, l’altezza, il ceto o la ricchezza di un uomo non sono più fattori dominanti nel processo di selezione.

Quando la libertà diventa legge, il passo verso l’emancipazione è breve. Come sostiene Gray, in un passo del suo libro “Oltre Marte e Venere”, riportato in prima linea, dal 1969 in America le donne possono scegliere la libertà, l’amore e l’indipendenza.

La legge sul divorzio è stato un passo verso la modernità e la parità di genere quasi disarmante per l’epoca, anche se una donna divorziata non veniva vista di buon occhio dato che la società era abituata a vedere, nella donna, una tendenza “naturale” ad obbedire al suo uomo senza mai ribellarsi.

Solamente un anno dopo, nel 1970, la legge sul divorzio passò anche in Italia, dando una boccata d’ossigeno a tante donne (ma credo anche a tanti uomini) per riprendere in mano le redini della loro vita.

Le donne non cercano più un buon partito, vogliono solo amare e sentirsi amate

Be, questo dipende sempre dall’educazione che si riceve. Conosco personalmente molte ragazze che anche oggi, nel 2021, cercano l’uomo facoltoso ecc perché sono state letteralmente “bombardate” sin da bambine con discorsi sul benestare economico, sulla vita lussuosa, sul poter avere tutto, ma mai che avessero detto: voglio innamorarmi di lui e non di cosa ha lui.

In parole povere, certe convenzioni non passeranno mai, probabilmente, ma per fortuna il cambio di rotta c’è stato. Ora sia l’uomo che la donna vogliono amare, tutto il resto viene in un secondo momento.

Il sostenersi nei momenti difficili, il semplice chiedere “come stai”, il fare insieme tutte le cose che si ama fare: queste sono solo tre delle costanti che oggi, nel nuovo millennio, fanno funzionare le coppie, instaurando un rapporto su amore, rispetto e fiducia.

Oggi si divorzia anche perché non si riceve dal partner quel sostegno emotivo tanto desiderato

Carla vuole divorziare dal marito. «Non faccio altro che dare» spiega, «ma non ricevo nulla.» Come suo terapeuta, le chiedo: «Cos’è che non riceve? Mi aiuti a capire meglio». Carla risponde: «Non è più affettuoso. Sono delusa che non provi nemmeno interesse per la mia vita o i miei sentimenti. È cambiato tutto. Il romanticismo è scomparso. Io lo amo ancora, ma non sembra innamorato. «Lui non era così, all’inizio. Adesso siamo come due coinquilini, conduciamo vite diverse pur vivendo nella stessa casa. Voglio di più dalla vita. Voglio sentirmi amata e apprezzata».

Quante volte abbiamo sentito dire anche ai nostri genitori: ormai ti vedo come un fratello/sorella? Sebbene molti lo facciano per scherzo, altri invece lo vivono davvero come un disagio perché, dopo tanti anni insieme, si è entrati nel loop della monotonia.

L’esempio che ci offre Gray è molto attuale perché se negli anni ’70 si divorziava per liberarsi da un marito “padrone” o da una donna in cui non si rivedevano più le caratteristiche della moglie e mamma perfetta, oggi sono i bisogni emotivi a prendere il sopravvento.

L’amore è un fuoco che va alimentato giorno dopo giorno, non bisogna mai dare nulla per scontato perché la persona che abbiamo al nostro fianco deve sempre sapere che è amata, apprezzata e desiderata.

Alla prossima!

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