Adolescenti: amarsi per imparare ad amare

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Abbiamo parlato a lungo del travagliato percorso dei giovani adolescenti verso una maturità affettiva e relazionale. La chiave per costruire una buona relazione con il sé del futuro e per avere la giusta forza per affrontare le difficoltà è una sola avere una buona relazione con il proprio corpo.

Sembra un dettaglio di poco conto, ma non è assolutamente cosi: è proprio dai cambiamenti del proprio corpo e dalle sue reazioni che vengono quei moti di ribellione e manifestazione del disagio psicologico di cui abbiamo parlato in precedenza.

Se ci pensi bene, entrambi gli atteggiamenti di cui ho parlato precedentemente sono, di fatto, una negazione del rapporto con il proprio corpo e del ruolo che quello stesso corpo svolge nella relazione con i coetanei.

Succede ad entrambi i sessi, maschi e femmine, anche se in modo diverso: le ragazze se la prendono con il proprio corpo negandosi il cibo e scatenando la nascita di disturbi come l’anoressia, i ragazzi negano l’esistenza del loro corpo rifugiandosi nel mondo virtuale dove, di fatto, il corpo diventa invisibile e non utile ai fini della relazione.

Corpo adolescente: le reazioni

Lo so, dalla divisione che ho fatto sembra che il mio ragionamento sia vittima dei soliti stereotipi di genere ma non è assolutamente cosi: anzi, di fatto, maschi e femmine reagiscono in maniera completamente opposta alle turbe che la relazione con il proprio corpo si porta dietro. Adesso vi spiego perché:

  • Una ragazza che soffre di disturbi alimentari tenderà al contrario di quanto si pensi a lanciarsi in modo quasi esagerato nel coltivare relazioni sociali. Chi soffre di questi disturbi in realtà cerca disperatamente l’approvazione dell’altro. Le adolescenti di oggi non vogliono nascondersi, ma diventare leader della propria comunità di pari, sentirsi accettate e amate

  • Un ragazzo che decide di segregarsi in casa e non avere più nessun contatto con i suoi coetanei rinuncia di fatto al suo ruolo di leader del gruppo, sottraendosi agli stereotipi che vedono gli uomini come capobanda.

Educazione sentimentale: ecco perché è utile

Se fino ad ora quando si parlava di educazione sessuale e affettiva ai giovani adolescenti solo come uno strumento utile ad abbattere i fenomeni della violenza sulle donne, oggi qualcosa deve cambiare. Deve cambiare l’atteggiamento generale che si ha nei confronti della pubertà maschile e del suo modo di manifestarsi.

Molti genitori, purtroppo, tendono a condizionare gli atteggiamenti dei figli facendoli sentire magari sconvenienti. Ma il modo giusto per gestire la pubertà ,non è la repressione. Se davvero il nostro vuole diventare un Paese che promuove le pari opportunità, ad essere educati alla gestione del nuovo corpo e delle nuove pulsioni devono essere anche gli uomini.

Ma attenzione: l’educazione non deve essere orientata solo all’insegnare il rispetto dell’altro sesso. Per avere a che fare davvero con uomini maturi nel prossimo futuro, dobbiamo insegnare agli adolescenti di oggi che non è un male avere degli istinti, l’importante è saperli gestire nel modo giusto.

Dobbiamo insegnare loro che la fragilità non è una cosa di cui vergognarsi ma un valore che aiuta a vivere le emozioni in maniera più intensa.

È importante che i giovani sappiano gestire in maniera matura i loro sentimenti e rapporti con i loro pari. I giovani di oggi, già molto più indipendenti rispetto a quelli della generazione precedente, tendono contro ogni previsione, a non accettare la fine delle proprie relazioni. Chi non sa affrontare la propria debolezza, farà fatica a rendersi indipendente dopo la fine di una relazione.

Davanti ai sentimenti però, scappare non è mai la soluzione giusta. A prescindere dal genere, sembra quindi che i giovani abbiano bisogno di conciliare il rapporto tra corpo e cuore. E solo chi sa ascoltarli,li può aiutare.

Alla prossima!

Condividi questo post!