Come difendersi dal narcisista?

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Se avete una relazione con una persona che ritenete possa avere un disturbo narcisistico di personalità, può essere difficile sapere cosa fare. Sebbene non esista una risposta univoca, comprendere le basi del disturbo narcisistico di personalità può essere un utile punto di partenza. Questo articolo fornisce una breve panoramica dei sintomi del disturbo narcisistico di personalità ed alcuni consigli su come affrontare una relazione con una persona affetta da questo disturbo.

Il disturbo narcisistico di personalità è un disturbo mentale caratterizzato da un senso grandioso di sé, dal bisogno di attenzione e ammirazione eccessive e dalla mancanza di empatia per gli altri.

Le persone con questo disturbo spesso credono di essere speciali o uniche e di poter essere comprese solo da altre persone speciali o di alto livello. Possono anche approfittarsi degli altri per ottenere ciò che vogliono o di cui hanno bisogno.

Sebbene le persone con disturbo narcisistico di personalità possano avere successo in vari campi, le loro relazioni sono spesso instabili, possono arrabbiarsi o diventare irritabili quando non ricevono l’attenzione o l’ammirazione che ritengono di meritare.

A causa della loro mancanza di empatia, possono avere difficoltà a comprendere o accettare le prospettive o i sentimenti degli altri, questo può portare a disaccordi o frequenti conflitti.

Fermarci a questa descrizione sarebbe a dir poco riduttivo, il prof. Di Maggio nel suo libro “L’illusione del narcisista” (lo trovate qui) ci descrive cosa si nasconde dietro la maschera del narcisista: il vuoto e la passività.

Il narcisista è talmente impegnato nella ricerca spasmodica dell’approvazione altrui da non sapere cosa gli piace, e nemmeno quali siano i suoi desideri. La sua maschera vuota diventa visibile di fronte alla delusione e alla mancanza di attenzione da parte di chi lo circonda, hanno bisogno del riconoscimento altrui per sentirsi persone di valore.

La sensazione di essere costantemente in competizione e di dover dimostrare il proprio valore può far sentire la persona esausta, il narcisista è terrorizzato dall’idea che l’altro possa scoprire le sue fragilità e questo lo porta ad usare la rabbia o il disprezzo per tenere a debita distanza l’altro e non permettergli di notare il vuoto dietro quella maschera grandiosa.

Come si comporta nelle relazioni affettive?

Fase 1: Seduzione

E’ la fase in cui il narcisista aggancia l’altro, si mostra meraviglioso, il partner ideale, tutto ciò che l’altro possa desiderare. In questa fase il narcisista recita una parte. La vittima ha un bisogno così intenso di riconoscimento che si lascia facilmente ingannare, durante questa fase il narcisista prova a bruciare le tappe, parla di convivenza o di matrimonio lanciando al partner segnali che può fidarsi di lui e che il legame è solido e profondo. Tutto questo conduce con una cerca velocità alla fase successiva.

Fase 2 – Intromissione

La coppia è già formata ed in poco tempo oltre al legame affettivo si sommano intrecci economici e sociali. La persona narcisista farà di tutto per isolare il partner dalla famiglia, dagli amici e dal lavoro. In questa fase sarà critico nei confronti del partner, con attacchi sempre più pesanti ed aumentando di fatto la sua sensazione di inadeguatezza e fragilità. Il narcisista è socialmente rispettato (si vende bene) e se il partner si lamenta con la sua famiglia d’origine per dei comportamenti poco rispettosi, quest’ultimi tenderanno a sminuire i bisogni del figlio/a, colpevolizzandolo per ciò che è successo.

Chiunque a questo punto andrebbe via, ma una persona dipendente non riesce a chiudere la relazione e pensa di non poter fare a meno di lui/lei. La vittima non riesce a liberarsi perché si aggrappa alla prima immagine che le è stata fornita durante la fase 1, non riesce a rinunciare a quella idea ed è convinta di poterlo salvare o cambiare.


Questo è un grave errore perché per il narcisista cambiare significherebbe svelare la sua fragilità, cosa che lo fa maledettamente soffrire.


Fase 3 – Distruzione dell’altro

In questa fase il narcisista diventa più esigente, violento, geloso e distante. Alterna momenti in cui sembra premuroso o gentile con chi lo circonda a improvvisi sbalzi di aggressività, il partner non sa più come comportarsi, si sente privo di valore, inutile. Il rapporto è fortemente instabile, il partner alterna momenti in cui pensa che la relazione sia da chiudere a momenti in cui pensa di poterlo ancora salvare. Di fatto a questo punto vi è un totale blocco, il partner non riesce a ragionare con la propria mente e decidere cosa è meglio fare per se stesso.

Cosa fare?

Se vi trovate nella posizione di dovervi difendere da un soggetto narcisista, la prima cosa da ricordare è che non si tratta di voi. Il narcisista cercherà di far sì che tutto sia incentrato su di lui e userà qualsiasi mezzo necessario per spostare l’attenzione dalle proprie mancanze.

Alcuni consigli:

  • Il narcisista cerca una reazione, quindi non dategliela.
  • Documentare tutto. Tenete un diario degli eventi, delle conversazioni e delle interazioni. Questo vi fornirà una traccia cartacea nel caso in cui dobbiate intraprendere un’azione legale contro il narcisista.
  • Assicuratevi di circondarvi di persone di supporto che vi credano e vi sostengano.
  • Avere accanto persone che possano comprendervi è un importante cuscinetto emotivo contro la manipolazione del narcisista.

Chiedetevi sempre:

  • Come vi sentite quando siete in compagnia del vostro partner. Vi sentite felici e a vostro agio o vi sentite ansiosi e nervosi? Se è la seconda ipotesi, state in allerta. 
  • Vi mette costantemente in difficoltà? Se è così, è un altro segno che la vostra relazione potrebbe essere tossica. 
  • Fate un bilancio del vostro benessere. Siete felici e in salute o vi sentite svuotati ed esausti? Se è così, è probabile che la vostra relazione abbia un impatto negativo sulla vostra salute. 

Se riuscite a individuare uno di questi segnali, è importante chiedere aiuto. Ci sono molte risorse disponibili per sostenere le persone che vivono relazioni tossiche e cercare aiuto è il primo passo verso la guarigione.

Alla prossima!

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