Adolescenti e futuro: chi voglio diventare da grande?

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Quanto può essere spaventoso da adolescente pensare al futuro? Sarà capitato anche a voi, da adolescenti, di immaginare il vostro futuro e di sentirvi persi e senza prospettive…beh, sappiate che capita a tutti e succederà inevitabilmente anche ai vostri figli.

Queste sensazioni di blocco o di incertezza fanno parte proprio del percorso dall’adolescenza all’età adulta. Gli adolescenti di oggi si trovano a vivere in un’epoca molto più complicata rispetto a quella che ha guidato il percorso della generazione precedente: le incertezze sulla loro vita futura si sono quasi moltiplicate. Il mondo del lavoro attraversa una crisi senza precedenti, il clima sta cambiando per sempre e come se non bastasse c’è di mezzo una bella pandemia globale.

Insomma, non è certo il periodo migliore per essere un adolescente che ha bisogno di risposte sul proprio futuro. Quello che ha sempre salvato gli adolescenti da un pesante momento di tristezza è la creatività: come abbiamo visto precedentemente, le nuove generazioni non si danno per vinte: se il presente non offre loro le giuste opportunità se ne creeranno di nuove, con le loro stesse mani, sfruttando i mezzi a loro disposizione.

Adolescenti e futuro: che paura

Non tutti gli adolescenti riescono però a sfruttare a pieno il loro potenziale creativo: un po’ per il tumulto di sentimenti che li travolge, un po’ perché spenti e sovrastimolati da un mondo che chiede loro troppo e troppo velocemente. Un adolescente oggi non sa bene a chi o a cosa ispirarsi per costruire una proiezione del Sé futuro che non sia troppo spaventosa e/o irrealizzabile. Ci sono gli influencer dei social, che possono essere un modello a cui ispirarsi: la visione perfetta della vita che offrono troppo spesso questi personaggi può essere destabilizzante, soprattutto quando poi la verità mostrata risulta essere poco realistica.

Chi sono quindi oggi i veri punti di riferimento degli adolescenti? Sembrerà strano e anacronistico ma siete ancora voi care mamme e papà: gli adolescenti scelgono ancora i loro genitori come punto di riferimento, anche se il rapporto genitori figli con il tempo è parecchio cambiato. Non esiste più il senso di riverenza e timore che poteva esserci una volta. Oggi mamme e papà vengono visti come complici o addirittura amici, persone che gli adolescenti vedono quasi come pari, che possono dare consigli e guidare.

Il ruolo dei genitori: lasciateli liberi

È inutile negare che questo atteggiamento può avere sia dei lati negativi che dei lati positivi:

Essere amici dei propri figli mina in un certo senso la propria autorità, ma vi permette di legare maggiormente con loro facendo in modo che si aprano e vi raccontino i loro sentimenti. Questa vicinanza e corrispondenza di sensazioni potrebbe essere anche negativa quando si tratta di guidare i figli verso il proprio futuro, ora vi spiego perché:

  • Anche se non vi sembra, le vostre scelte finiranno inevitabilmente per influenzare quelle dei vostri figli: un bambino il cui genitore fa il medico sarà più portato ad imitare gli atteggiamenti di quel genitore imitandolo e considerandolo in un certo senso come un eroe. Potrebbe quindi succedere che da grande, il ragazzo continui a portare avanti questa passione. Potrebbe succedere allo stesso tempo che il ragazzo decida di non seguire le vostre orme. In quel caso, sarà normale sentirsi un po’ delusi.

  • Se i vostri figli vogliono intraprendere una strada che non conoscete non condizionateli con il vostro eccessivo timore: i social hanno creato tante nuove professioni che la vostra generazione potrebbe non comprendere, ma che non per questo valgono di meno o sono più pericolose dei classici mestieri. Lasciateli sperimentare, anche sbagliando. Non fate pressioni, non esprimete giudizi, non condizionateli. Vi ringrazieranno.

Il futuro è sempre incerto, ma è più bello se frutto delle nostre scelte.

Alla prossima!

Condividi questo post!