Tratti un bambino da adulto? Preparati al caos!

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Continuiamo il nostro percorso andando oggi a parlare di modelli educativi. Con il cambiare della società e dei ritmi che questa ci impone, è cambiato, inevitabilmente, anche il modo di educare i bambini. Non viviamo più in un sistema che vuole imporre regole e comportamenti. Il mondo moderno ha detto addio alle famiglie in cui si obbediva sempre e comunque a quello che dicevano mamma e papà (più papà) e ha accolto nuovi metodi educativi che diano ai bambini la possibilità di esprimere liberamente tutte, ma proprio tutte le loro inclinazioni.

Anche la scuola e l’asilo hanno adattato programmi educativi orientati verso lo sviluppo di qualità come la creatività e la socializzazione. Il bambino che fa pasticci non è più un piccolo capriccioso da educare al meglio, ma un futuro artista che cerca di esprimere il suo estro.

I genitori moderni non sanno dire tanti no. Anzi, tendono ad assecondare ogni piccolo capriccio dei loro bambini, adultizzando i loro comportamenti.

Cosa significa adultizzare?

Te lo spiego subito: hai notato che il tuo piccolo va particolarmente d’accordo con il figlio dei vicini, si trovano spesso a giocare in cortile. Sei felice di questo legame e vuoi aiutarlo a coltivarlo e quindi decidi, in accordo con il tuo vicino, di organizzare uscite e scampagnate per fare in modo che i bambini stiano un po’ insieme.

Bene, anche se non te ne sei reso conto, hai adultizzato un comportamento del tuo bimbo. Le simpatie tra bambini potrebbero essere passeggere, spingerlo alla socializzazione e a coltivare un rapporto quasi come farebbe un adulto non è proprio la soluzione migliore.

Tutti comportamenti che i bambini assumono sono da considerarsi come dei segnali della loro futura personalità, è vero. È anche vero però che la vita di ogni bambino può essere scandita da delle fasi. La propensione verso determinate attività di gioco o anche di socializzazione non deve per forza essere presa sul serio o rivista e corretta attraverso gli occhi di un adulto.

Trasformare ogni piccola inclinazione in un impegno fisso renderà la vita del vostro bambino troppo simile a quella di un adulto: nessuna regola, solo si e divertimento, nessun impegno.

Le conseguenze per gli adolescenti

Assecondare sempre i capricci di un bambino potrebbe rivelarsi una scelta pericolosa che avrebbe brutte ripercussioni quando dovrai poi affrontare il periodo più difficile per lui (e per te): l’adolescenza.

Un bambino a cui non sono stati detti tanti no diventerà un adolescente “narcisista” e convinto di poter avere tutto.

E poi, tu cercherai di controllarlo e dargli delle regole perché sarai spaventato dall’effetto che il mondo dei coetanei, cosi spregiudicato e pericoloso rispetto a quello che tu da adolescente hai vissuto, potrebbe avere su di lui.

Le tue regole però non funzioneranno e ti troverai a vivere un eterno conflitto nel tentativo di affermare la tua autorità. Vuoi sapere come faccio a prevedere tutte queste cose sul vostro futuro? Mi spiace deluderti, non sono un veggente.

Basta fare una piccola riflessione su quanto ho detto finora per capire come sarà il rapporto futuro con tuo figlio se continuerai a dirgli sempre si e a trattarlo come un adulto: come può un bambino che non hai mai conosciuto la vera disciplina e le regole, abituarsi a rispettarle quando ormai si sente già un adulto?

Se fin da bambino, per esempio, non hai insegnato a tuo figlio che prima di giocare avrebbe dovuto finire i compiti, come puoi pretendere che da adolescente dia la priorità allo studio e al senso del dovere?

Va bene quindi assecondare le aspirazioni creative di un bambino, ma l’importante è farlo nel modo giusto. Se invece è tardi ed hai un figlio già adolescente, nei prossimi articoli ti spiegherò come aiutarlo al meglio.

Alla prossima!

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