Punizioni e premi: meglio fare un passo indietro

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Dobbiamo ammetterlo: per quanto la società abbia tentato di romanzarla fino all’inverosimile, l’adolescenza la ricordiamo come un periodo complicato e pieno di difficoltà.

Anche tu che mi stai leggendo, sicuramente ricorderai quel periodo come difficile. Magari eri anche uno di quei ragazzi un po’ impacciati che non sapevano come fare ad affermarsi e si muovevano a tentoni. Beh, ti svelo un segreto: sentirsi un pesce fuor d’acqua è una emozione comune a quasi tutti gli adolescenti: ci si sente improvvisamente diversi senza capire come e perché, e non si sa che strada prendere.

Ci si sente pieni di energie, ci si sente adulti, ma in realtà non lo si è ancora. Ci si ribella alla figura del genitore perché ci si sente capaci di gestire le incombenze della vita da soli, senza l’aiuto e il controllo di nessuno.

Ed è proprio per questo, care mamme e cari papà di figli adolescenti, che i vostri figli improvvisamente non rispettano più le vostre regole: non è un atteggiamento negativo nei vostri confronti, è semplicemente voglia di ribellarsi all’autorità. Di qualunque si tratti.

Se vostro figlio comincia a rispondere male, a studiare poco e a non avere più tanta voglia di andare a scuola, questo vuol dire una cosa sola: sta crescendo.

Punizioni e premi: come NON affrontare la ribellione

Ma qual è la reazione di tutti i genitori davanti ad un figlio insolitamente ribelle? Ecco qualche esempio:

  • Vi sentite in colpa: vi vedo già, tristi ed afflitti, a prendervela con voi stessi per quanto siete stati dei cattivi genitori poiché non avete insegnato loro l’educazione. State tranquilli, non è colpa vostra: sarebbe successo comunque.

  • Date punizioni: come facevano i vostri genitori con voi, punite i vostri figli sperando che le proibizioni li stimolino ad avere un comportamento più positivo, educato e rispettoso. Purtroppo, con il tempo, vi rendete conto che il metodo delle punizioni non funziona. Anzi, vi siete resi conto che più proibite, più il comportamento di vostro figlio peggiora. Questo perché, vedersi privato delle proprie comodità, lo renderà ancora più indisponente e non attiverà in alcun modo un atteggiamento positivo.

  • Date premi: ebbene si, per ogni cosa fatta bene, che sia semplicemente un buon voto o anche la promozione, avete pronto un premio per congratularvi con i vostri figli. Ma quanto funziona, per un’adolescente, essere stimolato attraverso la promessa di un premio? Poco, molto poco. Provate a pensarci: promettete a vostro figlio che in caso di promozione, riceverà un nuovo motorino. Furbescamente, il ragazzo potrebbe cercare di arraffare una media del 6 all’ultimo minuto, pur di ottenere quello che vuole. Ma questo non vuol dire che abbia capito il suo errore e che il suo impegno sia sincero.

Lasciali sbagliare

Cosa fare allora quando un figlio inizia ad avere atteggiamenti oppositivi e di ribellione? Dimenticate tutti i trucchi che conoscete, serviranno a poco. L’unico modo per far capire ai figli i propri errori è questo: lasciarglieli fare.

Ti sembrerà che io sia impazzito a dirti una cosa del genere, ma ti assicuro che non è cosi. Tutto quello che gli adolescenti vogliono è diventare adulti. Il compito del genitore è quello di aiutarli a farlo. In che modo? Essendo un po’ duri e ricordando loro il rapporto gerarchico, ma senza per forza fare troppa pressione.

Un vero adulto deve imparare che tutte le sue azioni hanno delle conseguenze e deve imparare ad affrontarle. Lascia che tuo figlio faccia i suoi errori, restagli accanto senza invadere i suoi spazi. Crescerà sano e saggio prima di quanto tu creda.

Alla prossima!

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