Bimbi a tavola: come educare i bambini ad apprezzare il cibo

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Chi ha un bimbo piccolo lo sa sicuramente benissimo: la tavola è il luogo dove i bambini fanno più capricci. Non hanno mai voglia di mangiare quello che trovano nel piatto e sono abbastanza restii ad abituarsi ai nuovi saporì e soprattutto all’idea di mangiare in autonomia.

Bimbi a pranzo: le regole a tavola

Ci sono passati tutti i genitori, anche i nostri: educare un bambino a stare a tavola richiede pazienza e sacrificio. Di solito, le regole che si danno ad un bimbo che ha appena iniziato a stare a tavola con i grandi sono sempre:

  • Stare composti a tavola

  • Non giocare con il cibo

  • Non alzarsi senza permesso

  • Finire tutto quello che c’è nel piatto

Di tutte queste regole, l’ultima è sicuramente la più difficile da far seguire al tuo bambino: qualsiasi cosa tu decida di mettere nel piatto, non va bene. Ogni pranzo è diventato un supplizio, un tempo infinito di lotte e capricci, sei disperato e non sai più cosa fare? Hai provato a far decollare aereoplanini, ad aprire garage, ma nemmeno questo è servito

Tranquillo, ti aiuterò io! 🙂

Bimbi a tavola: evitate i ricatti

Solitamente, un po’ per mancanza di tempo un po’ per la troppa frustrazione, mamme e papà tendono a cedere ai giochi dei piccoli mettendo in atto un meccanismo fatto di ricatti e costrizioni: di solito, quando un bambino non vuole mangiare i meccanismi messi in campo dai genitori sono essenzialmente sempre le stesse:

  • Costringere i bambini a mangiare: mangia e basta. È questo quello che un genitore arrabbiato tende a dire a un bimbo che fa i capricci. Le costrizioni ti sembrano l’unico modo per far mangiare tuo figlio. Ma non funzionerà. Costringere un bambino a mangiare potrebbe peggiorare in modo irreparabile il suo rapporto futuro con il cibo, facendogli perdere il piacere di fare un buon pasto.

  • Ricattarli promettendo giocattoli o premi: “se mangi tutto tutto, dopo ti regalo l’ovetto Kinder.” Quante volte ce l’hanno detto da piccoli? E ad essere onesti, questo metodo funzionava anche abbastanza discretamente. In realtà però, c’è una cosa che i genitori (ingenuamente) non hanno capito. Quando ricattate un bambino, sarà sempre lui ad avere il coltello dalla parte del manico. Una volta capito che, pur di farlo mangiare, acconsentireste a qualsiasi cosa, il vostro furbissimo pargolo userà la cosa a suo favore chiedendovi l’impossibile.

  • Pensa ai bambini africani: vi sveliamo un segreto. Questo genere di ricatto non funziona mai. Sapete perché? Perché un bambino, purtroppo o per fortuna, non ha percezione di quello che succede al di fuori della sua piccola realtà.

Fatevi furbi

Come fare allora per invogliare un bimbo a mangiare il cibo che ha nel piatto? Semplicissimo: vietateglielo. In che senso, dite? Vi spiego subito: tutto quello che un bambino vuole davvero è fare cose da grande. Non mettetegli nel piatto quello che mangiate anche voi, degustate con calma il cibo mostrandovi colpiti da quel buon sapore e quando (perché succederà) il bimbo vi chiederà se può assaggiare ditegli di no, perché quello che state mangiando è solo per i grandi.

Questo finto divieto farà nascere nel bambino una curiosità difficile da spegnere che lo spingerà, in breve tempo, ad assaggiare tutto quello che vedrà nel piatto.

Un ultimo consiglio, utile per chi ha bambini che ancora non hanno molta voglia di usare le posate e preferiscono essere imboccati: fatelo, ma rendetelo una cosa spiacevole: macchiateli, fate raffreddare il boccone sulla posata prima di imboccarli. Insomma, fategli perdere la pazienza. Solo cosi si renderà conto che è meglio mangiare tutto da soli.

È vero, per seguire questi consigli dovrete fare un po’ il cuore duro, ma vi assicuriamo che funzionerà.

In bocca al lupo! 

Condividi questo post!