Maternità e famiglia: quando i parenti fanno troppo

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Oggi parleremo di uno degli aspetti peggiori del diventare genitori: l’invadenza dei parenti. Non ne dovremmo parlare forse, ma se state anche solo pensando di avere un figlio, dovete essere preparati. Perché si, appena accennerete al pensiero di voler diventare genitori, tutti vorranno darvi continue lezioni. Amici, parenti e conoscenti: tutti ma proprio tutti avranno in tasca la ricetta per diventare i perfetti genitori.

Avere dei dubbi è perfettamente normale: ci sono tante domande a cui chi sta per diventare genitore non riesce a dare una risposta: quale passeggino scegliere, quale culla acquistare, come gestire i cambi e il bagnetto.

La verità è che nessuno è mai davvero pronto ad assumersi la responsabilità di un’altra vita da crescere, e diventare genitori è un viaggio in continuo divenire.

Maternità e nuovi equilibri: qualcuno ci aiuti

Le cose cambiano decisamente una volta portata a termine la gravidanza: quello scricciolo che tenete tra le braccia pretende le vostre attenzioni e assorbe le vostre energie. Vi succederà di sentirvi stanchi e sopraffatti e cercherete un aiuto, anche piccolo.

Chi vi può aiutare a crescere il vostro bambino se non i suoi nonni? I genitori sono un aiuto fondamentale quando si ha a che fare con un neonato. Ci sono passati prima di noi, sanno meglio come comportarsi e ovviamente sono meno fragili psicologicamente.

In un attimo i vostri genitori diventano angeli custodi da chiamare quando proprio non riuscite a gestire il bambino, voci amiche a cui chiedere consiglio se siete stanchi e ansiosi.

Sembra bellissimo no? State passando un momento difficile, che metterebbe a dura prova chiunque, ma sapete di non essere soli.

Attenzione, però: come in tutte le cose, anche qui ci possono essere delle insidie. A volte, l’atteggiamento iperprotettivo ed assistenzialista dei genitori può creare non poche tensioni nella coppia.

Maternità: attenti ai super nonni

Ecco qualche esempio degli atteggiamenti negativi e qualche consiglio su come domarli:

Aiuto, mia madre mi giudica

È entrata in punta di piedi chiedendo permesso ma adesso è sempre tra i piedi. È vero, ha buone intenzioni e vuole aiutare ma di fatto non fa altro che controllare quello che fate e dire che sbagliate questo e quello. È vostra madre ma non la sopportate più. Che fare allora quando un genitore diventa troppo invadente? La soluzione è una sola: parlare. Esponete i vostri dubbi e il vostro stato d’animo cercando di mantenere toni pacati, dite che apprezzate l’aiuto che vi sta dando ma che non dovrebbe esagerare.

Piccolo consiglio: se ad aiutarvi è la famiglia del vostro partner lasciate che sia lui a parlare ai suoi genitori. Deve fargli capire che questa è un’esperienza formativa e legante per la coppia e che le troppe intromissioni da parte di persone esterne potrebbero incrinare la stabilità della coppia stessa e trasformare l’esperienza della genitorialità in qualcosa di negativo.

Essere genitori è qualcosa che non si impara e soprattutto non si può insegnare. Ogni coppia ha i suoi equilibri e i suoi ritmi. Anche se ci vuole tempo ad abituarsi, tutti prima o poi ce la fanno.

Come faccio da sola?

Come esiste l’invadenza, esiste anche il rovescio della medaglia. Ci sono giovani neo-mamme che sono atterrite e terrorizzate all’idea di iniziare una nuova vita con il loro bambino. Ci provano, ma proprio non ci riescono. E allora si rifugiano nell’aiuto della loro madri, lasciando tutto nelle loro mani.

Questo tipo di atteggiamento è assolutamente deleterio: delegare agli altri è un modo per non assumersi le proprie responsabilità genitoriali. Non solo: non prendersi cura del proprio neonato potrebbe rendere difficile la creazione di un reale legame madre figlio.

Se notate un atteggiamento di questo tipo, rivolgetevi ad uno psicoterapeuta.

Alla prossima!

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