Possiamo essere noi stessi?

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

La società è cambiata e continua a cambiare e ciò non potrebbe che renderci sempre più soddisfatti! Sebbene i problemi siano ancora tanti, il livellamento dei ruoli “maschili” e “femminili” è un passo davvero enorme se pensiamo che solamente 50 anni fa la donna era vista solo come colei che doveva cucinare e badare ai figli e l’uomo come colui che doveva mantenere tutta la famiglia.

Con il passare degli anni la donna si è resa sempre più indipendente non solo economicamente ma, prima di ogni cosa, mentalmente e l’uomo, da tutta questa situazione, ne ha anche tratto giovamento!

Ok, ci sono ancora uomini che vedono e intendono la donna come inferiori, che deve stare a casa ecc ma non si può cambiare una mentalità secolare in 50 anni! Serve tempo, educazione sociale e forza di volontà per far progredire, prima di tutto mentalmente, chi crede ancora che uomo e donna siano diversi.

L’unicità del nostro IO ha finalmente la libertà di esprimersi al meglio

Senza più l’obbligo di dover ricoprire dei ruoli, oggigiorno sia l’uomo che la donna si sentono più liberi di esternare chi sono realmente, senza dover più “taroccare” i loro modi di fare e di pensare.

Però diciamoci la verità, non siamo ancora abituati a vedere davvero la libertà compiersi in una persona, che sia essa un uomo o una donna. Nonostante le circostanze entro le quali le nostre vite scorrono siano totalmente cambiate rispetto agli anni ’50, ’60, ’70 e via dicendo, spesso ci sentiamo quasi straniti da un uomo che magari preferisce fare il casalingo e da una donna che guida un aereo! Questo è dovuto ad un inconsapevole risveglio di convenzioni obsolete che però fanno parte della nostra persona (dato che abbiamo visto questi atteggiamenti compiersi nei nostri genitori, nonni, zii ecc).

Basta nascondersi: via libera al lato maschile e femminile!

La modernità ha portato con sé anche una commistione di sensazioni: l’uomo non deve più fare solo cose da uomo e lo stesso vale per la donna. Non esistono più ruoli ma sensazioni, emozioni e libertà di sentirsi sé stessi senza dover scendere a compromessi con delle regole imposte da una società che spesso si rivela essere obsoleta e ingiusta.

La libertà di agire e di esprimere il proprio essere ha reso anche l’ambiente familiare e lavorativo più gradevole. Come afferma Gray in “Oltre Marte e Venere”:

Mentre si sforza di essere più amorevole a casa, porta quell’amore sul luogo di lavoro con il desiderio di essere la versione migliore di se stessa e di tirare fuori il meglio dagli altri.

Questo estratto del libro di Gray si riferisce alla donna anche se estenderei il discorso anche agli uomini dato che anche un uomo più sereno, appagato e libero di esprimersi porta serenità e gioia sia a casa che a lavoro.

Compagni di Ruolo vs Compagni di Anima: una sfida all’ultimo sentimento

Il cambio di rotta nelle relazioni interpersonali tra uomo e donna ha portato anche ad una concezione diversa nell’esprimere i sentimenti. Se prima l’uomo quasi “si vergognava” ad esprimere un sentimento affettuoso o meno, ora con la libertà d’espressione tutto diventa più “free”, più leggero e svincolato.

Ora non ci si sente più incarnati e inglobati in un ruolo ben specifico. Ora siamo liberi di essere chi siamo anche se spesso questa libertà può comportare alcune sofferenze.

Si ok, le cose stanno cambiando ma non è mica detto che ogni uomo e ogni donna accettino questi cambiamenti. C’è ancora chi preferisce fare la mamma e la casalinga e chi invece vuole solo lavorare e non aiutare in casa.

Del resto, come per ogni altra cosa, tutto DIPENDE ed è RELATIVO.

Alla prossima!

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